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La Storia

Dal 2010 insieme alla sua compagna Edyta, la cui città natale è Cracovia, continuano la loro attività ristorativa. Il rigore e la semplicità di questo luogo si combinano con un’atmosfera rilassante. L’arte della tavola si rispecchia in tale atmosfera insieme alla creatività della cucina mediterranea alla quale i proprietari s’ispirano nelle loro creazioni.

La Rocca di Braccio

Incastellamento

A seguito dell'incastellamento, operato dai Fortebracci, Montone assunse la forma di “CASTRUM“ a forma ellissoidale. Sui due colli contrapposti si innalzarono il castello e la rocca del condottiero e Principe Braccio da Montone e sull’altro, accanto alla chiesa di S. Francesco, il convento dei frati minori.

Sul colle denominato Monte, dove si trova il ristorante, si estendeva la dimora di Braccio da Montone, arricchita dall’architetto bolognese Fioravante Fioravanti.

La magnificenza

I documenti attestano la magnificenza di questa residenza, tanto che vennero chiamati artisti molto in voga a Perugia per eseguire opere importanti. Pompeo Pellini famoso storico perugino, afferma che la rocca e il castello di Braccio fossero tra le più ricche d’Italia.

Il declino

La fortuna dei Fortebracci, non fù durevole e nel 1478 Sisto IV, inviò a Montone 5000 Terrazzani (Guastatori) affinché, in tre giorni e tre notti, abbattessero la rocca di Braccio, dopodiché sulle sue rovine, fece costruire il convento Benedettino di Santa Caterina . La distruzione fu violentissima, ma non cancellò del tutto le testimonianze della potenza Braccesca; nella rovina non furono cancellate le scuderie del castello. Abbandonate al loro destino per molti secoli furono dapprima trasformate in magazzini del convento, quindi nella seconda guerra mondiale divennero nascondiglio per difendersi dalla violenza del conflitto.

La volontà di Claudio

Ha permesso che queste favolose scuderie con volte a quarto potessero ricevere graditi ospiti nella loro rinnovata magnificenza